CENTRODONNA

STORIA E FATTI

Fondazione

L’associazione Centro Donna “George Sand” nasce a Favara per iniziativa di un gruppo di donne di interessi e professionalità diverse che mettono a disposizione impegno e professionalità per un lavoro sociale comune. Dalla sua costituzione, con atto notarile del 22 febbraio 1989, opera per affermare i valori della solidarietà sociale e promuovere, con azioni concrete, una politica delle pari opportunità e la partecipazione dei cittadini alla difesa ed alla definizione della propria qualità della vita, favorendo una migliore organizzazione sociale ed una modifica, in positivo, dei comportamenti individuali e collettivi nel rispetto di tutti gli esseri viventi e dell’ambiente.

Vision

L’associazione si manifesta subito con una impronta di novità ed originalità rispetto ai movimenti femministi che erano molto attivi in quel tempo: nel suo periodo aurorale, il Centro Donna di Favara, piuttosto che elaborare una speculazione teorica sulla differenza di genere, inventa e pratica un metodo e un stile di lavoro ricercando il cambiamento nell’impegno comune a realizzare obiettivi e servizi utili sviluppando una pratica che si richiama con anticipo alcuni obiettivi per lo sviluppo sostenibile dell’agenda 2030: centralità del territorio, alleanze e sinergie intersettoriali tra forze diverse, centralità della persona e approccio di genere, competenza e partecipazione attiva, riduzione delle disuguaglianze, porre fine alla povertà, restituire la dignità alle persone, preservare la natura e l’ambiente.

Cultura, lavoro, solidarietà sono le prime idee portanti dell’impegno comune e il tema di riflessione della prima uscita pubblica della nuova associazione per la festa della donna 8 marzo 1989 con la presenza della Segretaria Regionale della CGIL.

Visione innovativa e metodo di partecipazione riescono ad aggregare tante persone: alla prima assemblea della nuova associazione svoltasi il 7 aprile 1989 nel Locali del circolo Gattopardo in piazza Cavour alla presenza di 450 donne, la presidente Paola Vita annuncia la prossima apertura della “sede attrezzata di uno spazio destinato a centro ricreativo/culturale con sala musica, sala biblioteca e angolo bar e altri spazi destinati ai laboratori di attività varie ed al Consultorio Familiare”.

Questa vision non è teorizzata ma praticata attraverso fatti ed azioni.
La nuova associazione riesce ad aggregare numerose persone ed ha ampia eco nei mezzi di comunicazione.
Con il mese di maggio 1989 si avvia l’organizzazione della nuova sede in viale Aldo Moro 56.
La saletta di ingresso è arricchita da un grafico che riporta le parole d’ordine: donne, cultura, lavoro, solidarietà.

Il 15 luglio il Centro Donna George Sand inaugura la nuova sede ed il servizio del Consultorio Familiare.
La sede è punto di riferimento delle donne, attrezzata con sala riunione, sala ascolto musica, biblioteca, angolo bar. Il fiore all’occhiello è il Consultorio Familiare, un servizio atteso a favara per tanti anni e mai realizzato che questa volta nasce perché voluto dalle donne medico, specialisti, operatrici sociali …

Nei primi manifesti e dipliant del Consultorio Familiare spunta il logo della mela a due morsi per indicare la piena corresponsabilità dei generi femminile e di fronte ai destini dell’umanità, di fronte alla società e all’ambiente.

Ha inizio un lungo cammino ricco di fatti e di storie

Il consultorio Familiare

Il 15 luglio 1989 si inaugura il Consultorio Familiare.
«Il consultorio familiare a Favara è stato pensato, voluto e creato dalle donne e svilupperà la sua azione in favore delle donne, dei giovani, delle famiglie della città per l’impegno costante di donne professioniste che intendono dare un contributo fattivo alla crescita civile della nostra città» Lo scrive Paola Viita nel depliant di presentazione del consultorio che ci presenta il sevizio fondato nel 1989 che oggi, dopo le varie riforme e aggiustamenti statali che sono intervenuti col progetto materno infantile del 2000 e con la riorganizzazione del consultori familiari in Sicilia con i DD.AA. 1186/2014 e 294/2015, mantengono impostazione e contenuti innovativi:Il consultorio è un servizio alla vita di coppia e familiare;

  • Il consultorio è un servizio per la paternità e maternità responsabili;
  • Il consultorio opera per la difesa della salute;
  • Informazione per evitare malattie congenite ed handicap;
  • L’eta matura non deve erodere né il corpo né la gioia di vivere;
  • Affidamento e adozione
  • Servizio per la difesa dei diritti del bambino
Con questo bagaglio di idee, di elaborazione e di esperienza nei giorni sabato 14 e domenica 15 ottobre1989 la nuova associazione un importante meeting di lavoro sul tema “ IL CONSULTORIO STRUTTURA DI PREVENZIONE PER UNA NUOVA QUALITÀ DELLA VITA” chiamando a confronto illustri esponenti delle università e delle strutture sanitarie della Sicilia. Le giornate di lavoro si svolgono plesso il Teatro San Francesco di Favara.. Giornate intense, partecipate che arricchiscono ulteriormente il bagaglio e il prestigio del servizio del Consultorio Centro Donna di Favara.

Dopo la fase nizia e fondativa il Consultorio Familiare del centro Donna diventa un servizio attivo per l’itera città, per le donne, le famiglie. Ai giovani adolescenti è dedicata particolare attenzione con i corsi di educazione sessuale, esperienza innovativa che tuttavia a Favara, non tarda ad affermarsi. Le scuole aprono le porte ai nostri operatori malgrado il mal di pancia di qualche docente.

Sul fronte dei rapporti istituzionali, dopo due anni di conduzione in volontariato del Consultorio dal 1992 inizia il confronto con AUSL e con l’Assessorato Regione alla Sanità per avere la convenzione come espressamente previsto dalla L.R. 71/78.

Il cammino non è facile, perché richiede la modifica del Piano Regionale dei Consultori Familiari.
Le donne organizzate di Favara riescono a raggiungere ll primo obiettivo. Il Piano regionale approvato con D.A. n° 4393 del 14/01/1993 prevede l’istituzione a Favara di un secondo Consultorio Familiare.

Ma l’AUSL non avvia il percorso per l’avvio del servizio. ll motivo dichiarato è paradossale: non può avviare il consultorio convenzionato perché prima deve essere avviato quello p pubblico che sulla carta c’è ma di fatto non esiste. Il personale destinato al consultorio era stato avviato ad altri servizi.

La protesta delle donne si fa pressante. L’AUSL riesce a trovare una stanza di 16 mq per avviare il servizio del Consultorio Pubblico.

Operatori del consultorio pubblico e operatori del Consultori privato avviano iniziative comuni per dare alla città il servizio dignitoso che merita.
Il 10 marzo si svolge una convegno dal titolo significativo: “DOVE VANNO I CONSULTORI FAMILIARI IN SICILIA?” alla presenza dell’Assessore Regionale alla Sanità.

Legalità, impegno civile contro le mafie, per  la giustizia sociale sono, idee fondati dell’Associazioni

Tra i primi fatti concreti subito dopo la costituzione Il centro donna ha una sede e dopo qualche mese crea e presenta alla città il consultorio familiare.

Il fiore all’occhiello dell’Associazione il Consultorio Familiare è gestito, in regime di volontariato, da un gruppo di donne professioniste fino al 1995. Dal mese di giugno del 1995 il Consultorio opera in regime di convenzione con l’ASP e dal 2008 è accreditato dall’assessorato della Salute della Regione Sicilia . Il consultorio è parte integrante della rete di consultori familiari del Servizio Sanitario Nazionale.

Nel 201/2°15 il nostro Consultorio è parte attiva dei tavoli di lavoro presso la Regione Sicilia per la riorganizzazione dei Consultori Familiari ne territorio della Regione.

Ripartiamo dai Bambini

Giovani e Futuro

Gli Uomini Passano e le Idee Restano